
Sacro Monte di Oropa
GESTIONE EMERGENZA CORONAVIRUS - COVID-19 NEI SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA - UNESCO
fatte salve le disposizioni di fruizione dei luoghi in base alla normativa vigente:
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 dicembre 2020
- DECRETO-LEGGE 2 dicembre 2020, n. 158
- DECRETO-LEGGE 18 dicembre 2020, n. 172
- I visitatori devono rispettare scrupolosamente le regole fondamentali di USO della MASCHERINA, MANTENIMENTO della DISTANZA, IGIENIZZAZIONE delle MANI.
- In base a quanto su indicato e alla normativa di vigente si informano i visitatori che, per motivi di sicurezza sanitaria, alcuni servizi potrebbero subire modifiche o sospensioni come sotto indicato:
INFORMAZIONI GENERALI
CAPPELLE: le cappelle sono sempre visibili dall'esterno
CHIESE/CELEBRAZIONI: sono aperte entrambe le basiliche del Santuario - info. tel. 015 25551200
FUNIVIA per il Mottarone: chiusa
SERVIZI IGIENICI: aperti
BAR/RISTORANTI/NEGOZI: rimane aperto il negozio di alimentari
STRUTTURE RICETTIVE: la struttura ricettiva e l’ospitalità nelle camere del Santuario permane attiva.
A circa 1200 metri di altitudine, in una conca ai piedi di una scenografica quinta di monti si dispone il grande complesso del santuario, con le due basiliche, quella Antica e quella Superiore, precedute da ampie corti fiancheggiate da edifici e portici. Salendo da Biella, poco prima di raggiungere il complesso, sulla sinistra si diparte il percorso devozionale del Sacro Monte che corre a zig zag su di un declivio erboso ancora oggi adibito a pascolo. Le dodici cappelle, costruite a partire dal 1620, raccontano all’interno la vita di Maria con statue in terracotta policroma e affreschi di Giovanni d’Enrico e della sua bottega, di Bartolomeo Termine e Agostino Silva e nel Settecento di Carlo Francesco, Giuseppe Auregio Termine e Giovanni Galliari. Altre cinque cappelle site vuoi lungo la parte terminale della salita che giunge a Oropa da Biella, vuoi a est del Sacro Monte sono dedicate ai santi e alla tradizione del santuario.
L’origine del santuario si vuole legata, come per il santuario della Madonna di Crea, alla presenza di sant’Eusebio, evangelizzatore del Piemonte orientale e primo vescovo di Vercelli, che nella seconda metà del IV secolo collocò in una caverna, al riparo dalle incursioni ariane, una statua in legno della Madonna, scolpita da san Luca, che aveva portato con se’ dalla Palestina. Questa statua, oggi denominata Madonna Nera, tuttora veneratissima, in realtà è opera raffinata di uno scultore valdostano del tardo Duecento.
Mappa cartografica dell'area tutelata del Sacro Monte con indicate core-zone e buffer-zone - UNESCO
Mappa del Sacro Monte
Download mappa: File.pdf
Mappa