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Santuario di Belmonte

La Cronaca di Fruttuaria riconduce al re Arduino, agli inizi dell’XI secolo, l’istituzione del santuario mariano, costituito all’origine da undici monaci provenienti da Fruttuaria. Le prime notizie certe di una chiesa della Beata Vergine Maria di Belmonte risalgono però solo al 1197, mentre da un documento del 1203 si apprende che Belmonte divenne sede di un priorato benedettino dipendente dall’abbazia di Fruttuaria, che ne deterrà a lungo il controllo anche quando, nel 1326, si insedio nel sito una comunità monastica femminile per volere del vescovo di Asti Guido di Valperga, legato a questi luoghi per appartenenza familiare. La disposizione del Concilio di Trento di residenza dei monasteri femminili nei centri abitati comporterà nel 1602 il trasferimento delle monache benedettine a Cuorgnè e l’arrivo a Belmonte dei frati francescani. Dopo gli anni della Controriforma la comunità religiosa promosse, nei secoli seguenti, il santuario quale centro di devozione mariana e importante luogo di pellegrinaggio riconosciuto non solo in ambito locale.  La più antica raffigurazione del Convento appare su un quadro ad olio (prima metà del 1700) conservato nel museo del santuario, ove si osserva la chiesa e l’antico convento con le arcate laterali ancora aperte. Tra il 1873 ed il 1884 fu edificata l’attuale chiesa, ad opera del conte ing. Carlo Reviglio della Venaria, con all’interno dei pregevoli affreschi del pittore valperghese Felice Barucco (1830-1906). La facciata fu invece realizzata nel 1884 su progetto del conte ing. Carlo Ceppi, mentre l’attuale frontone fu affrescato dal pittore Giacomo Grosso (1860-1938) con una rappresentazione della Vergine di Belmonte e, inginocchiati ai suoi piedi, San Francesco e re Arduino.

Via Crucis
Il padre guardiano padre Michelangelo da Montiglio sull’esempio degli altri Sacri Monti dai primi anni del 1700 iniziò ad edificare su un pianoro nelle vicinanze del Santuario ancora oggi chiamato “Campass” un percorso circolare ispirato alla Via Dolorosa della Passione di Cristo. La tredicesima ed ultima intitolata “La deposizione della croce” fu costruita nel 1825. All’interno delle cappelle per rendere la rappresentazione più realistica e suggestiva si inserirono delle statue dei personaggi realizzati in terra cotta di Castellamonte di notevole livello artistico, di cui rimangono poche testimonianze, sostituite verso fine '800 da calchi in gesso.

 

Santuario di Belmonte, cartolina anni ‘50 in “Belmonte ed il suo Santuario”, Giovanni e Luigi Bertotti, Torino, 1988

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Credit:
Progetto architettonico: Studio associato FFWD Architettura/ arch. Antonio Cinotto, arch. Mariangela Angelico
Studio grafico: DSweb lab /Davide Aletti


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