NIGRA SUM
Culti, santuari e immagini delle Madonne Nere d’Europa
Atti del Convegno Internazionale Santuario e Sacro Monte di Oropa Santuario e Sacro Monte di Crea, 20 – 22 maggio 2010
A cura di Lalla Groppo e Oliviero Girardi
Ponzano Monferrato, 2012
ISBN 978-88-89081-23-5
pp.355, € 35,00
Testi di Claudio Bernardi, Emanuele Rolando, Paolo Sorrenti, Maria Stella Calò Mariani, Inez van der Werf, Rocco Laviano, Luigia Sabbatini, Stefano Piano, Anna Benvenuti, Danilo Zardin, Guido Gentile, Xavier Barral i Altet, Sophie Cassagnes-Brouquet, Concepciò Peig, Floriano Grimaldi, Irmgard Siede, Malgorzata Oleszkiewicz-Peralba, Janusz Jadczyk, Delmo Lebole, Lucetta Scaraffia, Adriana Valerio, Lucilla Giagnoni, Umberto Casale, Giacomo Canobbio, Jan Pach, Othmar Lustenberger, Josep Ma.Sanromà, Ronan de Gouvello, Marcello Montanari, Angelo Corno, Michele Berchi, Francesco mancinella, Claudia Ghirardello.
Fotografie: Archivio del Santuario di Crea; Archivio del Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei;
Archivio del Santuario di Czestochowa; Archivio del Santuario di Einsiedeln; Archivio del Santuario di Loreto;
Archivio del Santuario di Montserrat; Archivio del Santuario di Oropa; Archivio del Santuario di Varese.
La pubblicazione degli Atti del Convegno Internazionale, tenutosi a Oropa e Crea nel maggio 2010 dal titolo “Nigra Sum” e sottotitolo “Culti, santuari e immagini delle Madonne Nere d’Europa”, affronta il tema delle Madonne Nere che è al centro di un diffuso e ancora poco noto fenomeno di immagini mariane caratterizzate dal colore bruno del volto della Vergine, venerato in celebri santuari d’Europa e presente nei Sacri Monti di Crea, Oropa e Varese, inseriti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Le tradizioni e la devozione popolare riferite a queste Madonne celano questioni che coivolgono aspetti sia di ordine religioso, sia di carattere artistico, storico, antropologico e sociale.
La raccolta delle relazioni esposte nel corso del Convegno favorisce un’approfondita conoscenza delle diverse realtà, mostra il fecondo dialogo fra studiosi e ricercatori e alimenta il senso di appartenenza ad un medesimo patrimonio comune fra i diversi santuari mariani europei.
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