Nel cuore della Valsesia, il Palazzo dei Musei di Varallo custodisce due anime che si intrecciano armoniosamente: quella artistica, rappresentata dalla Pinacoteca, e quella scientifica, racchiusa nel Museo Calderini. Un luogo che racconta secoli di saperi e bellezza, offrendo ai visitatori un viaggio tra arte, natura e cultura materiale.
La Pinacoteca di Varallo, fondata nel 1886, documenta l’evoluzione della pittura valsesiana dal Quattrocento all’Ottocento. Tra le opere più significative spiccano quelle di Gaudenzio Ferrari e Tanzio da Varallo, protagonisti della scena artistica locale e non solo. Il percorso si articola in sale tematiche dedicate ai diversi secoli, arricchito da preziose collezioni come quella di maioliche italiane, donata da Francesco Franchi, e la raccolta Remogna, che comprende dipinti di artisti quali Camillo Procaccini e Giambettino Cignaroli.
Al secondo piano si trova il Museo Calderini, istituito nel 1867 dal naturalista Pietro Calderini. La collezione spazia dalla mineralogia alla zoologia, dall’archeologia all’etnografia, con esemplari rari e reperti che sorprendono per varietà e qualità. Tra i pezzi di maggior rilievo figurano testimonianze di civiltà egizie ed etrusche, oltre a un importante erbario storico.
Il Palazzo è gestito dalla Società di Incoraggiamento allo Studio del Disegno e di Conservazione delle Opere d’Arte in Valsesia – Onlus, realtà attiva nella valorizzazione del patrimonio e nella promozione culturale. Oltre alla visita museale, sono proposti percorsi didattici per le scuole, laboratori e attività educative legate alle collezioni.
Visitare il Palazzo dei Musei significa entrare in contatto con il cuore intellettuale della Valsesia, tra dipinti, oggetti, fossili e storie da riscoprire.