Cappella 36

La salita al Calvario

Raffigura la salita di Cristo al Calvario, con la croce in spalla, mentre la folla lo accompagna, e il momento dell’incontro con la Veronica. Sulle pareti sono rappresentate la città di Gerusalemme e il Monte Calvario.

L’edificio fu costruito grazie alla marchesa Claudia di Savoia Fieschi. Era quasi ultimato nel 1593. In origine, doveva ospitare la scena dell’ Affissione alla croce. Ma il vescovo Bascapè pensò di rappresentare Cristo che porta la croce, e fornì le istruzioni dettagliate su cosa raffigurare all’interno della cappella.

Nel 1602 vennero plasmale statue dallo scultore fiammingo Juan de Wespin, detto il Tabacchetti, che aveva già lavorato al Sacro Monte di Crea. Entro il 1607, vennero decorate le pareti da Pierfrancesco Mazzucchelli, detto il Morazzone.

Documenti preziosi per la storia di questa cappella, sono i contratti stipulati con lo scultore e il pittore. In essi è chiara la volontà del vescovo di mantenere una forte continuità narrativa con la cappella del Calvario (la Crocifissione n. 38) di Gaudenzio Ferrari.

Dove ti trovi

mappa
griglia