La via dei Piloni

Tra il 1877 ed il 1880 importanti lavori di manutenzione e rettificazione interessarono l’antica mulattiera tra il Santuario e l’abitato di Valperga per consentire un più agevole accesso ai pellegrini diretti al Santuario. Il rinnovato tracciato per larga parte sulle proprietà del Conte Cesare Valperga di Masino fu promosso dal padre guardiano Leovigildo Chiaraviglio. Dopo la Borgata Trucchi  fino a giungere al Santuario vennero edificati sul lato a monte del tracciato i tabernacoli, sotto forma di piloni, dei 15 misteri del Rosario posizionati ad intervalli regolari per facilitare l’orazione delle preghiere: dal 1° al 5° i Misteri Gaudiosi, dal 6° al 10° i Misteri Dolorosi, dall’11° al 15° i Misteri Gloriosi. A metà percorso venne costruita la Cappella della Samaritana con all’interno due statue di scagliola a grandezza naturale: Gesù seduto presso il pozzo di Sichem e la Samaritana con la brocca. La cappella venne parzialmente modificata con motivi decorativi in cemento di gusto tardo liberty in occasione della realizzazione nel 1935 dell’acquedotto comunale valperghese. I piloni di notevole dimensione furono affrescati da valenti pittori tra i quali Francesco Gautier  di Saluzzo (1833-1897). Costruiti con il contributo di religiosi canavesani e personalità del mondo ecclesiastico torinese vennero posti sotto il patronato di famiglie abbienti locali con l’impegno di occuparsi dei periodici interventi di manutenzione. Nel 1926 gli affreschi originari vennero ridipinti dai fratelli Baracchini di Torino. Dopo un lungo periodo di degrado recentemente sono stati eseguiti importanti lavori di restauro conservativo dei piloni e degli affreschi a cura dell’Ente di gestione dei Sacri Monti sotto l’egida della Soprintendenza ai Beni Storici ed Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e con il contributo della Fondazione CRT, della Associazione onlus Canavese Group e del gruppo Weber Saint-Gobain.

 

Modesto Paroletti (1767-1834) in Descrizione dei Santuari del Piemonte più distinti per l’antichità. Torino, Reycend,1822

 

Pilone votivo lungo il percorso devozionale verso il Santuario di Belmonte

 

Litografia di Godefroy Engelmann (1788-1839). “Le monastère de Belmonte en Piémont” in Souvenirs pittoresques de Backer d’Albe, Parigi, 1818