Alpi e Santuari
Samuel Butler
Alpi e Santuari
ristampa dell’edizione originale del 1881, a cura di Pier Francesco Gasparetto
Ponzano - Casale Monferrato (AL) 2004
ISBN 88-89081-02-3
pp. 342, € 10,00
Nel 1881 Samuel Butler pubblica Alps and Sanctuaries, con l’intento di rivelare il paesaggio «pre-alpino» dei Sacri Monti all’Inghilterra del suo tempo. L’Italia che l’autore descrive non è quella dei musei, delle cattedrali e delle pinacoteche, ma quella delle chiesette di montagna e delle cappelle che si snodano lungo le pendici dei Sacri Monti.
All’interno di Alpi e Santuari, in un percorso che si sviluppa dalla Sacra di San Michele al Santuario di Oropa, dal Sacro Monte di Varese ad Arona e dal Sacro Monte di Varallo al Santuario di Crea, Samuel Butler mette in luce la distintiva efficacia «realistica» dell’arte dei Sacri Monti, quale era stata interpretata, con esiti di altissima qualità, da grandi autori quali Gaudenzio Ferrari, Pier Francesco Mazzucchelli detto «il Morazzone», Tanzio da Varallo, Jean de Wespin detto «il Tabacchetti», Giuseppe Bernascone detto «il Mancino», e tanti altri.
L’aspetto di maggiore importanza dell’opera risiede proprio nel taglio «realistico» con cui l’autore orienta il suo approccio ad intendere il mondo dei Sacri Monti, nonché per aver evidenziato tale chiave «realistica» come la principale pregnanza di valore di tali opere d’arte. La scelta di Butler di entrare direttamente in contatto con la realtà «popolare» del mondo «pre-alpino», si converte in molteplici esperienze di come le rappresentazioni «teatrico-misteriche» delle cappelle dei Sacri Monti vengano vissute dal «popolo» dei credenti che si fanno variamente pellegrini lungo le stesse vie che l’autore percorre instancabilmente. In tal modo l’autore inglese assiste ad una sorta di esperimento «in vivo» dell’effetto di tali opere d’arte sul popolo, il quale gli consente di intuire ed elaborare l’intento «realistico» che fu proprio degli uomini che promossero e realizzarono quelle opere d’arte. È quindi importante riconoscere che uno spunto di particolare interesse nella lettura delle memorie di Butler tra le Alpi e i santuari del mondo «pre-alpino» è l’incontro con «la gente» che variamente popola, più o meno occasionalmente, tali monumenti.
Al Butler si deve, in tempi moderni e incontestabilmente, la più incisiva azione internazionale di promozione e studio dei Sacri Monti.