Dalla raffigurazione alla realtà. Ad similitudinem Sanctae Jerusalem
a cura di Guido Gentile, Enrico Massone e Paolo Pellizzari
Testi di Amilcare Barbero, Elena De Filippis, Guido Gentile, Enrico Massone, Paolo Pellizzari, Michele Piccirillo, Gian Maria Secco Suardo, Claudio Silvestri
Ponzano Monferrato 2007
pp. 74, volume non in vendita*
Edizione speciale della rivista ATLAS, dedicata al viaggio di studio in Terra Santa svoltosi nell’estate del 2006 con la partecipazione di direttori di aree protette, pubblicisti, cultori ed appassionati di archeologia cristiana.
Il viaggio di studio “Dalla raffigurazione alla realtà” è nato dall’esigenza di visitare la Terra Santa al fine di scoprire le memorie, i luoghi e le pratiche religiose all’origine della nascita e dello sviluppo dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali cristiani. Il viaggio è stato ideato dal Centro di Documentazione in collaborazione con Paolo Pellizzari.
L’itinerario è cominciato a nord, dalla Galilea, dove la visita a chiese e basiliche si è alternata a quella di siti di notevole valore archeologico e paesaggistico, come i resti della città romana di Cesarea sul Mediterraneo, il villaggio di Sefforis vicino a Nazareth, abitato da S. Gioacchino e S. Anna, il monte Tabor e quello delle Beatitudini, dalla cui sommità si abbraccia il lago di Tiberiade.
Per ciascun luogo o monumento, l’approccio di visita ha seguito una precisa metodologia, articolata in tre momenti: punto di partenza è stato il riferimento alla parola scritta, cioè la lettura del Vangelo. Si è poi passati al dettagliato resoconto del pellegrinaggio compiuto nel 1350 da fra' Nicolò da Poggibonsi, riportato nel Libro d’Oltremare. Sono seguite infine le puntuali considerazioni e riflessioni fra la realtà originaria del luogo e la sua riproduzione nei Sacri Monti.
La cura e la gestione dei principali luoghi santi, in ambito cristiano, è affidata a diverse confessioni: la basilica del Santo Sepolcro, ad esempio, è ripartita fra greco-ortodossi, armeni, siriani, copti e latini (cattolico-romani). S. Francesco d’Assisi, a cui è dedicato il Sacro Monte di Orta, soggiornò per oltre un anno in Medio Oriente, e le sue iniziative improntate allo spirito di dialogo indicarono i suoi frati come i migliori interpreti dei rapporti fra la gerarchia cattolica e le altre confessioni religiose: nel 1342 fu costituita la Custodia di Terra Santa, tutt’ora attiva.
* Le pubblicazioni non in vendita possono essere richieste al Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei.
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