I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia patrimonio UNESCO
Vallate alpine, colline, vigneti e panorami lacustri sono gli anfiteatri naturali che circondano i Sacri Monti dell’arco alpino, sette in Piemonte e due in Lombardia che, grazie al fascino del paesaggio, alla loro storia, alle architetture e alle opere d'arte che vi sono conservate, nel luglio 2003 sono stati inseriti nella lista dei beni di importanza mondiale tutelati dall’UNESCO.
I Sacri Monti sono complessi architettonici di grande pregio, edificati sulla sommità di un colle e articolati in una sequenza di cappelle al cui interno sono rappresentate, con pitture e sculture, la storia di Cristo, la vita di Maria o dei Santi, o i misteri del Rosario. Le scene, opera di famosi artisti attivi fra il XV e il XIX secolo, sono popolate da statue grandi come persone vere, con gesti, fisionomie ed espressioni di grande realismo.
Durante la Controriforma, questo modello comunicativo divenne un efficace strumento per raccontare ai fedeli la storia sacra, in modo coinvolgente ed evocativo e per canalizzare e disciplinare la devozione popolare, sotto il vigile controllo della Chiesa.
La loro storia ha inizio con la fondazione del Sacro Monte di Varallo, dove il frate francescano Bernardino Caimi, alla fine del Quattrocento, riprodusse alcuni luoghi della Terra Santa legati alla vita di Cristo.
Contribuirono al successo del progetto artisti di primo piano nel panorama culturale piemontese e lombardo. Il Sacro Monte di Varallo divenne così rinomato, da ispirare una nuova generazione di santuari nelle Alpi occidentali.
Oggi sono luoghi ideali per un turismo sensibile all'arte, allo spettacolo della natura e ai valori della spiritualità.