GIUBILEO 2025 - “PELLEGRINI DI SPERANZA” La speranza non delude.
Dal 16/03/2025 al 16/03/2025Domenica 14:30

L’associazione “Imago Verbi. Arte e Spiritualità” in collaborazione con le realtà religiose e civili di Varallo propone nell’ambito del Giubileo 2025 diversi eventi per valorizzare Varallo e il suo Sacro Monte e anche la Valsesia.
Sono tutti gioielli presenti nelle Alpi piemontesi, che meritano di essere visitati e ammirati per la loro bellezza e spiritualità.
La finalità della iniziativa di Imago Verbi è utilizzare lo spettacolo dell’arte sacra per arrivare ad un’esperienza spirituale, come è sempre stato nella tradizione cristiana prima della secolarizzazione, sia pure con diversità a seconda dei periodi storici e dei contesti.
Varallo con il suo Sacro Monte, fondato da Padre Bernardino Caimi, frate francescano che, di ritorno dalla Palestina, decide di ricreare a Varallo una “Nuova Gerusalemme” con l’intento di offrire ai fedeli un’alternativa alla Terra Santa, all’epoca sotto il dominio turco e di difficile accesso, costituisce un unicum nel panorama italiano: un centro di vita artistica attivo per almeno quattro secoli – dalla fine del Quattrocento alla metà del Settecento – nel produrre un particolare tipo di arte sacra, finalizzato molto chiaramente a permettere ai fedeli di vivere, sia pure in forma che oggi diremmo virtuale, l’esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa.
Un luogo dove non si può separare lo studio dell’arte come storia dello stile, dall’uso a cui l’arte sacra era finalizzata.
Varallo può perciò essere considerato il luogo ideale in cui proporre quella lettura spirituale delle opere d’arte sacra di cui ormai si è persa memoria, ma che costituiva il vero fine per cui esse erano state commissionate e prodotte.
Non bisogna dimenticare, poi, che il Sacro Monte di Varallo è patrimonio culturale dell’umanità protetto dall’Unesco.
Gli eventi mirano all’immersione totale nelle tematiche evocate dal titolo, Imago Verbi. Arte e Spiritualità:
“Immagine”, cioè “teatro” come punto di collegamento con la cultura attuale nonché filo conduttore del patrimonio presente in Valsesia.
“Verbi”, come esperienza emotiva di verità evangeliche.
“Arte” come realizzazione plastica, pittorica ed architettonica, ma anche come cristiana “ars vivendi et operandi”. Non può poi sfuggire come in Valsesia ci sia un rapporto tra il contesto naturale e la natura umana degli stessi pellegrini, invitati a comprendere durante questo Giubileo la propria condizione creaturale mediante la contemplazione del Dio fattosi uomo e morto nella nostra natura, da Lui poi elevata nella risurrezione.
L’elastica struttura, programmata in diversi momenti dell’anno, vuole coinvolgere sia un pubblico vasto di persone che aspirano a vivere un’esperienza spirituale anche per una sola giornata, sia gli appassionati di arte. E avrà un’ossatura intellettuale a sostegno dell’esperienza di ascolto di conferenze, di visite al Sacro Monte, pellegrinaggi e musica.
