Monte Calvario di Banská Štiavnica
L’estrazione dei metalli preziosi, soprattutto l’argento, svolge sin dal medioevo un ruolo chiave nella storia di Banská Štiavnica. In concomitanza con uno sviluppo straordinario della scienza e della tecnica mineraria, la città, verso la fine del Settecento, vive il suo “periodo d’oro” anche dal punto di vista artistico ed intellettuale.
Per influenza della corte imperiale a Vienna, in particolare dopo la salita al trono di Maria Teresa (1740-1780), si diffonde l’idea di manifestare la devozione in modo nuovo, di dare un’espressione materiale al sentimento di gratitudine per la benedizione ricevuta. È in tale spirito che tra il 1744 ed il 1751, per iniziativa del padre gesuita Franz Perger, viene edificato sulla collina di Scharffenberg il Monte Calvario di Banská Štiavnica. L’architettura del complesso devozionale è in armonia con lo spirito del barocco mitteleuropeo sfruttando, su scala ridotta, lo stile italiano cui si richiama e la bellezza delle forme armoniosamente accordata all’ornamentazione scultorea.
Il Monte Calvario è costituito da ventiquattro stazioni, disposte lungo la salita in modo fortemente simmetrico, raffiguranti la vita dolorosa di Gesù Cristo e della Vergine Maria. La caratteristica principale del complesso devozionale è la chiesa superiore a due torri, composta da una navata ellissoidale con torri prismatiche laterali.
I lavori decorativi interni sono principalmente opera del pittore Anton Schmidt e del laboratorio dello scultore Dionys Stanetti.
Documentazione utile
- Il Monte Calvario di Banská Štiavnica , in Linee di integrazione e sviluppo all’Atlante dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei, p. 157-164, Ponzano Monferrato (AL) 2006. (273177kb)
- Il Monte Calvario di Banská Štiavnica. Iconografia e significato, in Linee di integrazione e sviluppo all’Atlante dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei, p. 175-186, Ponzano Monferrato (AL) 2006. (8929068kb)