Cappella 20

L’ultima cena

La cappella esisteva già verso la fine del Quattrocento e occupava la sala oggi annessa all’Albergo Casa del Pellegrino, a destra della Basilica.

Le statue sono manichini in legno, finiti e dipinti solo nelle parti a vista, e completati da tele gessate. Risalgono alla fine del XV secolo, inizio del XVI secolo. Non sono lontane dai modi degli scultori lombardi Giovanni Pietro e Giovanni Ambrogio De Donati.

Il mistero dell’Ultima Cena subì diversi spostamenti nel tempo, inizialmente per conformarlo alla corretta successione cronologica delle scene della vita di Cristo, secondo il volere del vescovo di Novara Carlo Bascapè.

Nel 1776, venne costruito un nuovo portico sulla piazza della Basilica. La cappella fu ampliata e decorata con pitture di gusto rococò da Antonio Orgiazzi il Vecchio nel 1780. Egli progettò anche le consolle e i vassoi. La tavola è imbandita con vivande realizzate utilizzando materiali diversi: cera soffiata, terracotta, terracruda, legno dipinto, marmo e cartapesta. Risalgono fra la fine del XV secolo e il XIX secolo.

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