La pietà
Illustra la scena della Pietà: la Madonna tiene in grembo il corpo di Gesù, appena deposto dalla croce da Giovanni d’Arimatea e Nicodemo; mentre le pie donne aiutano a detergere il corpo e a prepararlo per la sepoltura.
Questa cappella esisteva già nel 1514. Raffigurava l’episodio della Spogliazione di Gesù dalle vesti. Al centro, si trovava la statua lignea di Cristo. Denudato dagli abiti, con una corda al collo veniva condotto al Calvario, accompagnato da Maria e Giovanni.
Verso il 1508 Gaudenzio Ferrari affrescò le pareti con la salita al Calvario: raffigura i soldati, i due ladroni, e le tre Marie (Maria Maddalena, Maria di Cheofa e Salomè). Sulla parete di fondo, i soldati si giocano ai dadi la veste di Cristo.
Dopo il 1628, il vescovo Volpi fece spostare le statue di Cristo e del manigoldo nella cappella di Cristo condotto al Pretorio (cappella 32), dove si trovano ancora oggi. Qui fu creata la scena della Pietà, con statue di Giovanni d’Enrico, completate entro il 1640. Gli affreschi cinquecenteschi di Gaudenzio Ferrari rimasero invece inalterati.