Il Santo Sepolcro
Riproduce il luogo in cui Cristo fu sepolto a Gerusalemme. Nel primo vano, vi è la figura della Maddalena; nel secondo, il sarcofago in pietra con la scultura in legno di Cristo morto. Scultura che risale alla fine del Quattrocento. Ai lati della porta di ingresso, una nicchia ospita il teschio del fondatore, padre Bernardino Caimi. Un'altra vi è un frammento della colonna della Flagellazione.
La cappella del Sepolcro fu la prima ad essere costruita nel 1491. Fu eretta a spese del nobile varallese Milano Scarognino. Egli aderì al progetto per riprodurre i luoghi santi ideato dal Caimi. “Affinché potesse vedere Gerusalemme chi non poteva viaggiare”. Dell’antico allestimento rimangono il sarcofago in pietra, la statua in legno policromo di Cristo morto e quella della Maddalena.
All’inizio del Settecento, sotto la cella del Sepolcro fu costruito l’oratorio . Le pareti e le volte furono dipinte da Tarquinio Grassi di Romagnano (1707). I dipinti sono di Grassi e del pittore milanese Antonio Lucini. Nel 1945, le pareti del Sepolcro vennero decorate dai fratelli Bacchetta, e fu realizzata la nuova urna in marmo. Infine, nel 1947, fu costruito l’altare barocco dell’oratorio.
All’esterno del Sepolcro è posta la statua in terracotta di Bernardino Caimi, che regge il plastico del Sacro Monte, realizzata da Giovanni d’Enrico nel 1638. Sotto il portico è murata una pietra. La tradizione vuole sia stata rinvenuta durante gli scavi per la costruzione del Sepolcro. Sarebbe del tutto simile a quella che a Gerusalemme ne chiudeva l’ingresso.