Cappella 13 - Le tentazioni di Cristo
Illustra le tentazioni di Cristo nel deserto da parte del demonio raffigurato con sembianze umane.
La cappella è una delle più antiche del Sacro Monte, già esistente all’inizio del Cinquecento come attesta una data graffita (1501) all’esterno, sulla parete di fondo. Inizialmente vi si entrava attraverso una porta aperta sulla parete posteriore e ospitava la scena di Gesù che porta la croce. Nel progetto di Galeazzo Alessi (1565-1572) il vano fu destinato al mistero delle Tentazioni di Cristo nel deserto. Le statue del nuovo gruppo furono plasmate e risultavano essere all’interno della cappella nel 1578 quando l’edificio ospitava due momenti della storia evangelica: la Salita al Calvario e le Tentazioni nel deserto.
Dal 1599, a seguito di disposizioni del vescovo Bascapè, la scena venne riallestita e dedicata interamente al mistero delle Tentazioni con l’aggiunta degli animali in terracotta opera presumibilmente di Michele Prestinari. La decorazione pittorica è tradizionalmente attribuita a Melchiorre d’Enrico, fratello di Tanzio da Varallo.