Cappella 28 Cristo al tribunale di Erode
Raffigura Cristo condotto al giudizio davanti al re Erode.
Fu costruita con le offerte dei valsesiani tra il 1619 e il 1627. Vi lavorarono, per le statue e i dipinti, i due fratelli Giovanni e Antonio d’Enrico. Gli affreschi, dovevano in origine avere tinte molto più chiare e luminose, fra cui predominano i bianchi, i grigi e gli azzurri, e rappresentano l’opera più tarda lasciata da Tanzio al Sacro Monte (1628-1629 circa), probabilmente conclusa subito dopo la decorazione della cappella dell’Angelo custode nella basilica di san Gaudenzio a Novara.