Natività di Maria o Cappella del Re
La cappella fu commissionata da Vincenzo I, duca di Mantova e del Monferrato, il cui stemma araldico in seguito fu sostituito dall’effigie di Casa Savoia. La scena interna vuole mostrare un episodio di vita quotidiana: Sant’Anna è a letto, appena dopo il parto, un’ancella le sta porgendo un uovo, mentre altre tre si stanno occupando del primo bagno di Maria. Nelle nicchie trovano spazio quattro Profeti: Davide, Isaia, Geremia ed Ezechiele, attribuiti a Melchiorre d’Enrico il Vecchio ed a Michele Prestinari e figlio.Gli affreschi sulle pareti laterali sono stati rinnovati nel 1637, nel corso di una nuova campagna decorativa commissionata all’astigiano Giovanni Antonio Veglia. Gli affreschi narrano episodi, quali la Nascita di Acsa, figlia di Caleb, e la Nascita di Mikal, figlia di Re Saul, che collegano la Vergine alle eroine bibliche.
Nel 1715, quando i Savoia subentrarono ai Gonzaga, la cappella venne adattata alla nuova situazione. Vittorio Amedeo II fece sostituire la scala più antica con quella attuale, barocca. Nel 1859 Vittorio Emanuele commissionò l’altare marmoreo, la gradinata interna e pagò alcuni rifacimenti degli affreschi, realizzati a cura del pittore Martini di Robella.